Il distanziamento sociale e i timori per la ripresa dei contagi impongono un deciso cambio di passo nell’organizzazione interna delle strutture residenziali che offrono assistenza ad anziani e pazienti ‘cronici’. In questo approfondimento toccheremo con mano quanto le nuove tecnologie possano offrire risposte concrete alle principali problematiche in campo. Entriamo nel merito
Secondo la banca dati Ocse 2019 che conferma il dato del Rapporto Health at a Glance: Europe 2018, in Italia il numero degli infermieri si è ridotto di 5,5 unità ogni mille abitanti. Questo risultato pone il Bel paese a otto posti dalla Turchia, fanalino di coda con 2,1, prima solo di Messico (2,9), Cile (3), Grecia (3,3), Lettonia (4,8), Israele (5,1) e Polonia (5,1). Tra i maggiori partner Ue anche il Regno Unito è sotto la media Ocse, ma con 7,8 infermieri ogni mille abitanti, mentre Francia (10,8) e Germania (12,9) sono parecchio al di sopra, con valori circa doppi di quello italiano. Se da un lato l’Italia presenta un problema di carenza del personale molto forte, dall’altro non bisogna dimenticare che è anche uno dei paesi più vecchi in Europa. Con il 22,8% della popolazione più anziana, l’Italia infatti detiene il record a fronte del 20,3% della media dell’Ue. Un totale di quasi 14 milioni di over 65, di cui la metà sono over 75. Insieme a questi dati forniti dall’Eurostat, si ricorda inoltre che “la popolazione anziana è considerata a più alto rischio di coronavirus”. Proprio questa situazione rende il mercato della silver economy un settore in continua crescita che richiede non solo un certo tipo di sensibilità, ma anche una profonda conoscenza delle opportunità e difficoltà legate alla terza età, prime fra tutte quelle legate allo stato di salute. In tema di salute infatti, l’assistenza e la tutela agli anziani hanno pagato il pezzo più grande mettendo in luce le principali problematiche che le residenze sanitarie assistenziali hanno dovuto affrontare in piena emergenza COVID- 19: la diffusione dei contagi, l’improvvisa necessità di diminuire i contatti tra gli ospiti e le loro famiglie e soprattutto la carenza del personale. Le conseguenze sono state devastanti e senza precedenti. Secondo il terzo rapporto dell’Istituto superiore della sanità….
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